Giorno della Memoria 2020
Intervento introduttivo per il Giorno della Memoria 27 Gennaio 2020
Lapide degli internati - Esterno di Villa Contarini Giovanelli Venier
Buongiorno e benvenuti a tutti.
Il 27 gennaio 1945 è il giorno in cui, alla fine della seconda guerra mondiale i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti dall'esercito sovietico.
Quando la sessantesima armata dell'esercito sovietico arrivò al campo principale, intorno alle 3 di pomeriggio, e dopo una battaglia in cui persero la vita più di 200 soldati sovietici, si trovò davanti uno scenario allucinante ed inimmaginabile, ancora oggi difficile da comprendere.
La giornata del 27 gennaio è andata ad assumere col tempo il significato simbolico della fine della persecuzione del popolo ebraico.
Dato il significato simbolico di questa data, In Italia, il 20 luglio del 2000, è stata approvata la Legge 211, composta da due semplici articoli. La legge istituisce nel giorno 27 gennaio di ogni anno, il "Giorno della Memoria": una commemorazione pubblica per ricordare non soltanto la Shoah, ma anche l'approvazione delle leggi razziali, tutti gli italiani, ebrei e non, che sono stati uccisi, deportati ed imprigionati, e di tutti coloro che si sono opposti alla cosiddetta "soluzione finale" voluta dai nazisti, spesso rischiando la vita.
Questa legge prevede l'organizzazione di cerimonie, incontri ed eventi commemorativi e di riflessione, rivolti in particolare alle scuole e ai più giovani. Lo scopo è quello di non dimenticare mai questo momento drammatico del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come dice la stessa legge "simili eventi non possano mai più accadere". Come queste parole indicano chiaramente, non si tratta affatto di una "celebrazione", ma del dover ribadire quanto sia importante studiare ciò che è successo in passato.
Ricordare e commemorare le vittime della Shoah non significa affatto trascurare altri genocidi, né tantomeno stabilire inutili "priorità" tra stermini e dolori di un popolo piuttosto che di altri popoli. Il Giorno della Memoria non è un omaggio alle vittime, ma semplicemente un riconoscimento pubblico e collettivo di un fatto particolarmente grave di cui l'Europa è stata capace, e a cui l'Italia ha attivamente collaborato.
Affinché il ricordo della Shoah sia utile, tuttavia, la memoria non deve limitarsi soltanto all'indignazione e alla denuncia morale contro i crimini nazisti, sentimenti sicuramente giusti e naturali nei confronti di avvenimenti gravi e disumani.
Cosa si intende infatti per "memoria"? E perché, e soprattutto cosa è importante ricordare? Oggi cercheremo ancora di chiarire il senso e la storia di questa giornata commemorativa che non va considerata tanto come un omaggio alle vittime del nazismo, quanto un'occasione di riflessione su una storia che ci riguarda da molto vicino. Grazie